Aborto, in Italia un tasso tra i più bassi al mondo: tutti i numeri

Secondo l'ultima Relazione del ministro della Salute al Parlamento (relativa al 2020), nel nostro Paese quell’anno le interruzioni volontarie di gravidanza sono state poco più di 66mila, il 9,3% in meno rispetto al 2019 e circa un quarto rispetto al picco massimo di 234mila registrato nel 1983. Il tasso di abortività è di 5,4 ogni mille donne tra i 15 e i 49 anni. In lieve calo la quota di ginecologi obiettori
Secondo i dati della relazione, l'Italia è tra i Paesi con i più bassi tassi di abortività al mondo: 5,4 interruzioni ogni mille donne tra i 15 e i 49 anni (-6,7% rispetto al 2019). La fascia di età in cui si registrano tassi più elevati è quella compresa tra i 30 e i 34 anni (9,4 per mille)
Migliorano i tempi di esecuzione delle interruzioni di gravidanza con un aumento della percentuale di interventi effettuati precocemente, quindi a minor rischio complicanze: il 56% è stato effettuato entro le 8 settimane di gestazione (rispetto al 53,5% del 2019), il 26,5% a 9-10 settimane, il 10,9% a 11-12 settimane e il 6,5% dopo la dodicesima settimana
Infine, per quanto riguarda l'obiezione, nel 2020 la rispetto al 67% dell'anno precedente. Esistono, tuttavia, ampie differenze regionali. Nella provincia autonoma di Bolzano esercita il diritto all'obiezione l'84,5% dei ginecologi, in Abruzzo l'83,8%, in Molise l'82,8%, in Sicilia l'81,6%, in Basilicata l'81,4%
percentuale di ginecologi obiettori su scala nazionale è scesa al 64,6%